L’ AQUILA TORNERÀ A VOLARE

Spettacolo per ragazzi e famiglie

Spettacolo realizzato nel 2015 dalla Compagnia Italiana di Teatro e Danza con la Regia di Maria Cristina Gionta, affermata attrice e regista romana.

É un adattamento teatrale liberamente ispirato al racconto “L’aquila tornerà a volare”, tratto dal libro “Le fiabe per vincere la paura” di Elvezia Benini e Giancarlo Malombra, edito da Franco Angeli, raccolta di storie fantastiche allo scopo di favorire lo sviluppo psico-affettivo di grandi e piccini ed elaborare i disagi che si incontrano nel cammino della vita e cercare di superarli. Dal punto di vista drammaturgico l’aquila rappresenta forza, libertà e speranza, l’aquila non parla ma danza! E sarà proprio attraverso la danza che meglio di qualsiasi parola, sarà in grado di esprimere la simbologia dell’aquila attraverso il linguaggio del corpo, evidentemente più vicino al mondo animale e a quello dei bambini, con tutte le emozioni e le suggestioni che ne susseguono.L’ambientazione della storia sul Gran Sasso (Aq), nasce dalla volontà di non dimenticare tutte le popolazioni abruzzesi, con particolare riferimento alla città de L’ Aquila, colpite dal terribile terremoto dell’Aprile 2009. Concepito non solo come sprone alla vita che va vissuta e affrontata ogni giorno, ma anche come dono alla città de L’ Aquila.

http://www.visitgenoa.it/en/evento/laquila-torner%C3%A0-volare-spettacolo-di-danza-allauditorium-del-carlo-felice

L’aquila e’ rappresentata da Livia Ghizzoni, ballerina e coreografa, che utilizza il repertorio classico e la sua formazione professionale con il risultato di identificarsi al meglio nell’aquila in tutti gli aspetti di questo racconto. Dallo strazio della fame, alla forza di risollevarsi, alla capacita’ di ringraziare chi l’ha aiutata. Perfetta sintesi di cio’ che ha sofferto la citta’ e della sua capacita’ di risorgere.

Livia Ghizzoni, Coreografa e Ballerina

LA STORIA

L’aquila, torva e sprezzante, priva di nemici alla sua altezza che possano, appunto, minacciarne l’altezza, salvo l’uomo che sa giungere al cielo con fulmini mortali, ma che l’aquila ha imparato a temere e, quindi, a evitare.

La regalità dell’aquila sta tutta nel volo.

Se l’aquila non potesse volare sarebbe come una tromba che non potesse squillare, un bambino che non potesse giocare, un fiume che non potesse afferire al mare, una stella che non potesse brillare.

Il volo dell’aquila è l’essenza stessa del volo: librandosi nel cielo, l’aquila esprime la potenza del volere supremo, l’arguzia di un artefice avveduto che l’ha fornita di una vista infallibile da ricognitore del cielo.

Nel volo l’aquila esprime la vicinanza alle vette e sottolinea lo smacco delle creature striscianti.

L’aquila reale, appunto.

L’aquila Severina, l’aquila di questa storia.

……. Ad un tratto, alle sue spalle, uno spaventoso e insopportabile scoppio, un frastuono deflagrante, un’ impenetrabile nube di polvere, un rovinare di rocce, una sull’altra, uno spezzar di ghiacci, uno spaccar di vette, un rotolio di massi, macerie su macerie!

Severina aveva sentito parlare della furia del terremoto, ira della natura che neppure l’uomo riusciva né a prevedere né a dominare, ma non ne aveva cognizione, era un’idea remota, una paura mai vissuta.

E ora?

Lei volava, ma i suoi piccoli erano nel mezzo della rovina!

Il suo cuore si fermò, di ghiaccio, per un lungo istante credette di morire, forse lo sperava, l’impotenza la pervadeva.

Il paese delle aquile era devastato.

Ruderi e macerie, macerie e morte.

Stridore e lamenti, lamenti e disperazione.

Il suo nido, il nido di Severina, scomparso, schiacciato sotto massi enormi e gelati.

Molte aquile si erano salvate grazie al volo, ma non i piccoli, i vecchi, i dormienti, i malati, i pensierosi, gli innamorati, non i figli di Severina.

Le aquile disperate compivano caroselli di morte sopra le macerie fumanti di polvere, alla ricerca di un figlio, di un padre, di una moglie, alla ricerca di un pezzo di nido che donasse loro una piccola parte della perduta identità.

Il lavoro di una vita distrutto, gli affetti più cari distrutti, la sicurezza finita, la paura imperante.

E Severina si sentiva in colpa.

In colpa per aver lasciato gli aquilotti nel nido, in colpa per la propria impotenza, in colpa per non esser morta con loro.

E Severina si appollaiò.

Non volò più.

L’aquila non volava più.

Può l’aquila non volare?

Certamente no, si snatura, non è più lei, è qualcos’altro, con l’anima svanita e il corpo intorpidito.

….. Ci voleva qualcosa d’esterno.

E venne qualcosa di esterno.

L’uomo.

Un gruppo ambientalista, giovani uomini amici degli animali, amanti degli uccelli.

Questo gruppo aveva saputo dell’aquila che non volava più, che si lasciava morire, giorno dopo giorno, appollaiata.

E i giovani uomini avevano un progetto, condiviso e perseguito con forza: l’aquila tornerà a volare!

Con pazienza, con tenacia, con ottimismo, con attimi di smarrimento sempre superati, con forza e soprattutto con amore, i giovani uomini curarono l’aquila Severina nel corpo e nell’anima, facendo leva sul suo amor proprio, sull’ineluttabilità di certi eventi più forti di noi dei quali non siamo né artefici né spettatori, ma vittime sacrificali.

E l’aquila tornò a volare.

Prima timidamente, nel cielo ristretto sovrastante il suo malessere, e poi, via via, sempre più in alto, nel cielo terso e infinito, secondo natura e con la consapevolezza di un compito che doveva essere ancora completato e che non poteva essere lasciato a metà per la paura di una vita che, a volte, riserva paurosi travagli e irrefrenabili dolori, ma che, comunque, richiede l’impegno in tutto il tempo che essa concede.

LE MUSICHE

  • Canone Inverso “Concerto Romantico Interrotto”, Ennio Morricone
  • “Struggle for pleasure”, Wim Mertens
  • “Often a Bird”, Wim Mertens
  • “Howl’s Moving Castle”, Joe Hisaishi
Howl’s Moving Castle Theme

IL CAST

  • Maria Cristina Gionta Regista, Attrice
  • Stefano Centore Attore, Organizzatore
  • Emiliano Ottaviani Attore
  • Livia Ghizzoni Coreografa, Ballerina

(A seconda delle esigenze e degli spazi lo spettacolo può includere più persone)

http://www.ansa.it/liguria/notizie/2019/03/04/carnevale-venezia-genova-tornera-volare_71b46862-7497-468d-a33f-1e05454d5ee6.html